Scarsa autostima o sfiducia in se stessi?

A volte si tende a confondere la scarsa autostima verso se stessi con la sfiducia in sè stessi. Le due cose sono spesso co-dipendenti l’una dall’altra, ma alle volte c’è un’urgenza: l’urgenza di risolvere un problema di disistima, piuttosto che l’urgenza di risolvere un problema legato al credere in se stessi.

La voce della sfiducia sussurra all’orecchio che, tanto – quindi a prescindere da tutto – non ce la farai. Che tanto, – come l’ultima volta o quella volta – andrà a finire male. Che tanto, lo so, anche questa volta sarò abbandonato, tradito o quantomeno fallirò. A questo punto non vale neanche il tentavo, quindi perché provare?

Come vi sentite?

La voce della sfiducia infossa e insabbia in ogni occasione possibile un metro sempre più giù, l’Io. Ma il vero problema non è questo: il vero problema è che attira a sé la sua realtà perché vuole avere ragione, avere la ragion d’esistere. E così: non andrà, non funzionerà, sarà tradito, lasciato o si sentirà un fallito semplicemente per aver lasciato la parola alla voce della sfiducia, ma soprattutto per averci creduto profondamente.

La disistima di sé ricopre un aspetto più sottile e possiede profonde radici in terre lontane. Si tratta dell’idea incarnata che si ha di se stessi. Davanti ad uno specchio, cosa pensereste? Pensereste che forse sarebbe meglio non esporsi troppo, pensereste che sarebbe meglio restare dietro le quinte dell’amore o del successo piuttosto che mostrarvi nell’integrità di ciò che siete? Pensate di non meritare nulla di speciale o straordinario dalla vita perché semplicemente non ne siete all’altezza? Pensate di essere nati sbagliati quando tutti sono nati giusti? Ecco dove risiede la straordinarietà: nell’essere diversi, nel prendere in mano la propria specialità di vita e viverla.

Difficile? Sì, ma non impossibile.

La fiducia la riacquistate con la frequenza del fiore di Bach Larch, mentre l’autostima la ripristinate con il rimedio californiano Buttercup. E se proprio decidete di crescere, allora non esitate ad aggiungere il Fiore Californiano Fairy Lantern.

Non è un viaggio fantastico?

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Larch e la fiducia ritrovata

La fiducia o la si ha innata o, se si vogliono raggiungere i propri obiettivi e desideri più profondi, va “ri – creata”. E’ molto più comune nascere sfiduciati piuttosto che con una carica emotiva di fiducia che non guarda in faccia a niente e a nessuno. Ed è ancora più semplice restare nella sfiducia e lasciarsi vivere piuttosto che decidere di riorganizzare la propria esistenza sulle basi di ciò che si vuole davvero fare.

La stra grande maggioranza delle persone vive nella sfiducia, il che significa auto giustificarsi di non potere, non riuscire, che non è il momento giusto, il tempo giusto, che non si ha più l’età, che le necessità sono altre, la priorità è pensare ad un futuro sicuro e che un giorno, forse, si farà dell’altro, ciò che si sogna, magari.

Come disse molti anni fa un mio insegnante di vita e di crescita personale:

“Lo sport preferito degli esseri umani è quello di raccontarsela”.

Sì, in effetti le necessità quotidiane sono altre e bisogna pensare ad un futuro sicuro. Ma questo futuro è anche sostenibile? Cioè, rende felici? O rasenta la rassegnazione? Perché questo fa la differenza.

Non agiamo per timore di fallire, di non riuscire, di dover tornare sui nostri passi e allora piuttosto si rinuncia, ma spesso si rinuncia prima di iniziare. Ecco spiegata in una frase il significato di sfiducia.

Se ci si rende conto di questo aspetto che vive in noi e si ha voglia e bisogno di reagire, allora è il caso di affrontare a quattrocchi la FIDUCIA.

Ma cos’è la fiducia?

Fiducia è credere nelle proprie forze per raggiungere le proprie aspettative. E’ certezza, sicurezza, ottimismo, fede, la tranquillità che prima o poi ciò cui si aspira, si realizza. La fiducia è anche una questione di prestigio, di buona reputazione, di considerazione favorevole.

Penso che moltissime persone vivano una vita mediocre, di rammarico o di tristezza perché non hanno mai nemmeno tentato di essere qualcosa di diverso da se stessi per il timore di non riuscire. La fiducia è un elemento basico, radicale, primario che tutti dovrebbero avere nel proprio essere per vivere una vita piena e sostenibile.

Come fare per acquisire o ri appropriarsi della fiducia (anche partendo da zero)? Con LARCH, fiore di Bach, rimedio dalle lunghe frequenze di auto guarigione che va assunto per tanto tempo quanto vi sentite sfiduciati. Non demordete, fino a quando nulla vi sembrerà più impossibile e tutto raggiungibile. Siete voi e la vita è vostra. Nessuno può o deve condizionarla.

Ritrovate la piena fiducia in voi stessi e andiamo nel mondo, che ha voglia di essere cambiato.

P.S. Larch è il rimedio di Bach proveniente dal fiore del Larice, Larix decidua: il larice è l’unica conifera ad essere a foglia caduta.