ECHINACEA e il momento dell’ INTEGRITÀ

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Mai come in questo periodo ho potuto vedere che si affermavano prontamente dei SI’ per poi essere dei no, intraprendere azioni e prese di posizione per poi ritirare se stessi e negare tutto.

La divisione netta di opinioni negli esseri umani: chi ha intrapreso scelte di indipendenza e allo stesso tempo di messa in discussione e chi, a pari merito, ha accettato tutto quello che gli è stato proposto senza porsi la benché minima domanda, né lasciare il beneficio dubbio. Una distinzione molto netta.

Durante questo 2020 sono state minate le fondamenta della stabilità umana, toccate le paure primordiali. Chi era stabile, centrato, “atterrato” nel proprio corpo fisico e con un background di lavoro su di sé sostanziale non si è mosso dalla propria posizione e non ha dubitato di se stesso, restando lucido. Chi non era radicato ha avuto reazioni che si sono suddivise tra la paura e un egoismo (velato di timore per gli altri), ma tinto del proprio terrore di morire.

L’egoismo è una rappresentazione della mancanza interiore di autostima, affermazione di sé, amore per se stessi, vuoto interiore: esso presiede al terzo chakra insieme alla dignità, all’integrità e alla fierezza che, in questo periodo, sono state scalzate dal proprio posto così come un despote scalzerebbe il popolo per avere una poltrona sicura, senza se e senza ma.

L’essenza californiana di Echinacea ristabilisce gli ordini, unisce i pezzi rotti dentro un’identità fragile per ricompattarla e renderla unita e forte senza paura di dover agire in modalità “Morte tua, vita mia”: essa rende la spina dorsale eretta e degna, così come la personalità che ne fa un buon uso.

Echinacea è il rimedio che porta ad un’immunità personale, identificativa, dignitosa, rigorosa e se si raggiunge questo tipo di integrità anche il sistema immunitario potrà beneficiarne sentendosi esso stesso integro, completo, intero, globale, puro, vero.

C’è molto bisogno in questo periodo di ritrovare se stessi per non perdersi in un bicchiere d’acqua pensando di essere naufragati.

Ne consiglio vivamente l’utilizzo in questo momento di crisi sociale e umanitaria.

 


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